Oggi ho riflettuto sul mondo sartoriale, sul fatto con cura, ripensando alle sarte che lavoravano in casa.
Facevano passare il filo dentro l’ago con attenzione, e con altrettanta attenzione davano il ritmo con il su e giù dell’ago della macchina da cucire.
Passando attraverso il tessuto l’ago lasciava, grazie al filo, quella traccia che permetteva di costruire un capo unico e di qualità.
E oggi? Il Fast Fashion
Ora, ritornando ai tempi odierni, mi sono risvegliata improvvisamente quasi senza accorgermene in un mondo dove esiste il fast propinato in tutte le salse e ovviamente ricaduto a cascata anche sul fashion: il famoso fast fashion.
Non si pensa più dunque all’odore del tessuto, al tempo impiegato a cucire, alla passione della sarta che con soddisfazione poteva affermare di avere creato qualcosa di magnifico.
È un peccato che si sia persa la brama di raggiungere obiettivi per poi mostrare con orgoglio il proprio operato.
Ognuno di noi ha un potenziale inesplorato che potrebbe mettere a disposizione della società per contribuire a migliorare anche solo le piccole attività quotidiane.
Outfit: preparazione della collezione
La preparazione di una collezione può sembrare una cosa banale ma in realtà non è così.
I fattori che entrano in gioco sono diversi e con variabili che possono rivoluzionare tutto il lavoro svolto.
A quel punto occorre dunque non darsi per vinti e ripensare nuovamente all’intera collezione.
Momenti di euforia si mischiano a momenti di sconforto per arrivare a quella perfezione che ti sei posta come obiettivo e che ti conduce a soddisfazioni inenarrabili.
Collezione non significa solo il finale, ma il tragitto e il cammino che ti porta al raggiungimento di quello che inizialmente era solo un semplice sogno astratto.
È una creatura che senti crescere, man mano che i capi si presentano davanti ai tuoi occhi.
La ricerca e lo studio di ogni singolo dettaglio ricrea quella magia che vuoi trasmettere, quel farti staccare dalla realtà che a volte non è sempre facile.
Il Made in Italy oggi
Il Made in Italy è una continua sfida, in particolar modo nella moda dove, con grande rammarico, vediamo scappare le nostre più grandi imprese, che hanno sempre tenuta alta la bandiera del paese, all’estero. Questo è un vero peccato perché col tempo si sono perse le sue peculiarità quali la qualità e l’unicità.
La speranza è che nel mio piccolo, io riesca a spiegarti che, a volte, la parte emotiva dovrebbe prevalere su quella economica anche se con il cuore non ci si campa. Ma come dico sempre, una via di mezzo e un sano equilibrio di entrambe non fa mai male.